Dal DUP al PIAO attraverso un percorso integrato – La gestione per obiettivi presso la Provincia di Como

    Tra gli strumenti di programmazione degli enti locali, il Documento unico di programmazione (DUP), presentato al Consiglio entro il 31 luglio di ciascun anno, si compone di due parti (SES, sezione strategica e SEO, sezione operativa). La SeS sviluppa e concretizza le linee programmatiche di mandato con un orizzonte temporale pari al mandato amministrativo, individua gli indirizzi strategici dell’Ente, ossia le principali scelte che caratterizzano il programma dell’Amministrazione, da realizzare nel corso del mandato amministrativo, in coerenza con il quadro normativo di riferimento, nonché́ con le linee di indirizzo della programmazione regionale, compatibilmente con i vincoli di finanza pubblica. Contiene altresì l’analisi delle condizioni esterne e interne all’Ente. La SeO contiene la programmazione operativa dell’ente con un orizzonte temporale corrispondente al bilancio di previsione triennale ed è strutturata in due parti. Parte 1: sono illustrati, per ogni singola missione e coerentemente agli indirizzi strategici contenuti nella SeS, i programmi operativi che l’ente intende realizzare nel triennio. Per ogni programma sono individuati gli obiettivi operativi annuali da raggiungere nel corso del triennio, che discendono dagli obiettivi strategici indicati nella precedente SeS. Parte 2: contiene la programmazione in materia di personale, lavori pubblici e patrimonio. In questa parte sono collocati: la programmazione del fabbisogno di personale al fine di soddisfare le esigenze di funzionalità̀ e di ottimizzazione delle risorse per il miglior funzionamento dei servizi, compatibilmente con le disponibilità̀ finanziarie e i vincoli di finanza pubblica; – il programma triennale delle opere pubbliche e l’elenco annuale; – il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. Il DUP e l’eventuale sua nota di aggiornamento, da presentare al Consiglio entro il 15 novembre di ogni anno, danno sostrato a elementi essenziali di pianificazione e programmazione delle risorse dell’ente che, a partire da specifici obiettivi, vedono associare decisioni in merito alla integrità dei processi che portano al loro raggiungimento, alla trasparenza, alla gestione delle risorse umane (sia dal punto di vista del numero che delle competenze), etc.

    L’approvazione del DL n. 80/2021 recante “Misure urgenti per il rafforzamento della capacità amministrativa funzionale all’attuazione del PNRR e per l’efficienza della giustizia” (convertito, con modificazioni, dalla L. 113/2021), ha previsto, fra le altre cose, l’adozione da parte delle pubbliche amministrazioni di un Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO); esso ha durata triennale e viene aggiornato annualmente. R-Group ha sviluppato un modello di pianificazione integrato utile per tutte le Amministrazioni Pubbliche nella gestione del PIAO. Tale modello permette di integrare diverse prospettive di gestione dell’Ente sotto la lente della creazione di valore pubblico.

    La logica contenuta nel PIAO parte dalla pianificazione basata sul concetto di VALORE PUBBLICO, ovvero la somma della percezione degli utenti dei servizi pubblici in merito alle determinanti della qualità dei servizi erogati dalla pubblica amministrazione (in relazione a una serie di bisogni per i quali si cerca la soluzione) e della reale efficacia ed efficienza dell’agire della pubblica amministrazione stessa[1]. Il valore pubblico mette in relazione i bisogni di partenza con gli outcome[2] (impatti) creati dall’azione della pubblica amministrazione come sistema e come singola organizzazione. Il successo dell’azione pubblica dipende dalla capacità di un’organizzazione di coordinare e realizzare simultaneamente tre condizioni:

    1   produrre risultati oggettivamente validi per i soggetti pubblici, per i cittadini e per gli stakeholder (occorre che l’azione pubblica sia giudicata desiderabile da parte di un gruppo di destinatari) “clienti”;

    2   intraprendere iniziative sostenibili dal punto di vista organizzativo (le risorse da destinare alle politiche pubbliche devono essere adeguate agli obiettivi istituzionali) – “macchina interna”;

    3   essere legittimata a godere di sostegno esterno (deve saper attrarre il sostegno degli attori rilevanti) –“sponsor”.

    Ogni Amministrazione tenuta a definire la propria programmazione deve tener conto degli aspetti che legano in maniera imprescindibile il DUP e il PIAO come documenti di pianificazione e programmazione con ricadute sul valore generato per i cittadini nei diversi ambiti di attività legati alla mission tipica di ciascuna Amministrazione. Per valorizzare tali elementi di contatto e integrazione occorre sviluppare un modello logico che valorizzi il più possibile le interrelazioni logiche nei momenti di stesura e aggiornamento dei predetti documenti.

    La metodologia di R-Group è volta ad esplicitare il più possibile le ricadute del programma politico e delle linee di indirizzo dell’attuale Amministrazione della Provincia di Como in termini di coerenza con l’ambiente esterno e interno dell’Amministrazione, nonché con il concetto di valore pubblico (e degli ambiti di benessere di questo si compone).

    La prima parte del percorso che si sta affrontando inizia con il supporto alla definizione delle specifiche del DUP, con particolare riferimento alla definizione di obiettivi specifici in coerenza con le priorità politiche e con il quadro di riferimento per la Provincia di Como. Ciò comporta un ragionamento mirato sulle seguenti variabili (affrontato mediante gruppi di lavoro mirati e strutturati: obiettivi, finalità, tempi, modi, ricadute/impatti, stakeholder di riferimento, collegamenti con missioni e programmi, collegamenti con ambiti di valore pubblico, definizione di opportuni indicatori volti a migliorare anche l’accountability. Utilizzando un percorso mirato e sistemico, tutti questi elementi porteranno ad avvicinare e collegare il DUP con il PIAO. Gli obiettivi saranno: rilevanti e pertinenti rispetto ai bisogni della collettività, alla missione istituzionale, alle priorità politiche ed alle strategie della Provincia di Como; saranno, inoltre, specifici, determinati nel tempo e misurabili in termini concreti e chiari e correlati ai processi dell’amministrazione, così come attualmente mappati.

     

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    [1] Secondo Moore, il valore pubblico non si misura in base alla natura dell’azione pubblica, ma in base alle capacità dell’attore pubblico di essere efficace ed efficiente nel condurre le azioni pubbliche, a prescindere dal loro orientamento. [MOORE M.H., 1995]

    [2] Si tratta della descrizione dell’impatto ultimo delle azioni di un’organizzazione sull’ambiente di riferimento in termini economici, sociali, educativi, assistenziali, ambientali, etc. Tale impatto è soggetto a giudizio da parte degli stakeholder di riferimento (collegamento con il concetto di accountability: essere “trasparenti”, assicurando che siano adottati sistemi che forniscono informazioni su una certa entità, in modo tale da permettere giudizi da parte degli stakeholder). [Kaplan R.S., Norton D.P., 2004]